Negli ultimi mesi il settore delle Videolottery Terminal (VLT) in Italia è stato oggetto di una serie di interventi normativi volti a rispondere alle mutate esigenze del mercato, della sicurezza e della tutela degli utenti. Le nuove disposizioni sono il risultato di un percorso avviato sia a livello statale che regionale, toccando aspetti come i limiti di gioco, i requisiti per i concessionari, la fiscalità e la prevenzione del gioco patologico. Pur non sempre rese palesi all’opinione pubblica, alcune delle recenti evoluzioni regolamentari rappresentano cambiamenti significativi per giocatori e operatori del settore.
Principali modifiche normative e tecniche
Le VLT, introdotte sulla base dell’articolo 110 del T.U.L.P.S., sono soggette a regolamentazioni sempre più stringenti. Dal 2024 con la proroga delle concessioni fino al settembre 2025, sono entrate in vigore nuove regole che impattano sia sul funzionamento delle macchine che sul rapporto tra giocatore e operatori.
- Limite massimo di vincita: La cifra massima che può essere vinta in una singola partita tramite VLT è fissata a 5.000 euro, escludendo il jackpot. Anche se la combinazione vinta superasse tale valore, il sistema accrediterà comunque solo il massimo consentito per legge.
- Età minima per giocare: Il gioco tramite VLT è permesso esclusivamente ai maggiorenni; ciò è sottolineato in ogni regolamento e la rilevazione dell’età è diventata più stringente, anche attraverso controlli digitali e sistemi di riconoscimento automatico.
- Gestione e verifica delle vincite e delle conversioni di denaro: Dopo la sessione di gioco, chi effettua il cambio denaro o riscuote i biglietti deve verificare immediatamente l’esattezza delle somme. Reclami successivi non saranno presi in considerazione.
Oltre agli aspetti tecnici, si è assistito a un giro di vite anche sul piano fiscale e amministrativo. Le VLT vengono sottoposte a un regime fiscale più rigido rispetto ad altre tipologie di giochi, con aliquote di tassazione tra le più elevate del comparto. La pressione contributiva esercita effetti tangibili sia sul margine degli operatori sia sull’entità delle vincite potenzialmente restituite ai giocatori.
Le restrizioni “invisibili”: distanze, orari e controlli
Le regole nascoste che spesso incidono maggiormente sulla fruibilità delle VLT sono quelle di tipo territoriale e gestionale, generalmente riferite come “distanziometro” e limiti orari. Queste norme, frutto soprattutto di legislazione regionale e comunale, determinano i seguenti vincoli:
- Distanze obbligatorie da luoghi sensibili: Sale slot e punti con VLT devono posizionarsi a una distanza minima (spesso tra 300 e 500 metri) da scuole, ospedali, centri giovanili e luoghi di culto. Questo comporta, di fatto, un processo di decentramento e talvolta riduzione dei luoghi in cui le VLT sono accessibili.
- Orari di gioco limitati: In molti comuni l’accesso alle VLT è consentito solo in determinate fasce orarie, con forti limitazioni notturne. Ciò riduce le opportunità per i giocatori, e incide anche sugli incassi degli operatori.
- Percorso di tracciabilità e identificazione: Le nuove VLT dispongono di sistemi avanzati di controllo per prevenire il riciclaggio e garantire trasparenza. Molte sale fanno obbligo della tessera sanitaria o sistemi digitali di identificazione per abilitare il gioco, ostacolando l’accesso fuori regola.
Queste misure, benché meno pubblicizzate, sono tra le più impattanti sul comportamento del mercato delle VLT, contribuendo a quella “selezione” della clientela su cui si discute a livello parlamentare e associativo.
Fiscalità e ritorno in vincite: cosa si nasconde davvero?
Uno degli aspetti più controversi riguarda il sistema di prelievo erariale unico (PREU) e la percentuale di ritorno in vincite per i giocatori. Le VLT sono soggette a un prelievo erariale unico che può raggiungere e superare l’8,6% dell’intera raccolta. Tradotto nei fatti, circa il 70% di ciò che rimane dopo il pagamento delle vincite viene assorbito dalle tassazioni statali e regionali.
Questa pressione fiscale, nelle intenzioni del legislatore, serve a contenere la diffusione della dipendenza dal gioco, ma penalizza sia i concessionari che i potenziali vincitori. Nonostante la raccolta di denaro nelle VLT sia molto elevata rispetto ad altre tipologie (basti pensare che si possono inserire banconote da 5 a 100 euro senza limiti di moneta), la percentuale di denaro che torna effettivamente ai giocatori è alquanto limitata, spesso inferiore al 75%. Da regole non sempre visibili nei regolamenti esposti, discendono quindi implicazioni significative sulle possibilità di vincita e sulla sostenibilità economica per chi gioca.
Inoltre, con la riforma delle concessioni per la gestione e il controllo delle reti telematiche degli apparecchi da intrattenimento (come VLT e slot AWP), la disciplina generale continua a evolversi, con aggiornamenti frequenti delle condizioni tecniche delle macchine, dei requisiti dei concessionari e delle percentuali di payout. La prospettiva è quella di una sempre maggiore digitalizzazione e controllo, volta a prevenire frodi, evasione e un uso distorto del gioco pubblico.
Verso nuove regole europee e prospettive per il settore
L’evoluzione delle regole sulle VLT non si esaurisce a livello nazionale. L’Italia, membro dell’Unione Europea, è chiamata a recepire direttive e orientamenti comunitari in materia di antiriciclaggio, sicurezza nei pagamenti elettronici e tutela dei dati personali nei sistemi digitali. Ciò si traduce in una crescente attenzione alla tracciabilità di ogni operazione e a checklist sempre più accurate sul rispetto delle disposizioni contro il gioco illegale.
I concessionari, secondo le nuove normative entrate in vigore tra la fine del 2024 e il 2025, devono dimostrare di rispondere a requisiti di solidità economica e trasparenza oltre che di conformità tecnologica delle macchine. L’iter per il rinnovo delle concessioni è stato prorogato fino al 17 settembre 2025, con la previsione di ulteriori verifiche sui sistemi di controllo a distanza e sulle percentuali di payout realmente erogate.
Sul piano sociale, l’introduzione di strumenti come self-exclusion, limiti di versamento, controlli biometrici e sistemi di allerta rapida rappresenta la nuova frontiera della regolamentazione, sempre meno percepibile nei regolamenti visibili ma ormai determinante nello svolgimento reale del gioco presso i terminali VLT.
In definitiva, le “regole nascoste” delle VLT sono il risultato di un quadro normativo in continua evoluzione, dove a normative ufficiali visibili si aggiungono pratiche di controllo, fiscalità mirata e restrizioni territoriali che hanno l’obiettivo principale di garantire trasparenza, sicurezza e responsabilità sociale, ma che, nei fatti, rendono il panorama delle VLT sempre più complesso e selettivo sia per gli operatori che per i fruitori.