DENOMINAZIONE:
MOMENT 200 MG COMPRESSE RIVESTITE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
PRINCIPI ATTIVI:
Ibuprofene.
ECCIPIENTI:
Amido di mais, sodio carbossimetilamido sodico, povidone, silice collo idale anidra, talco, idrossipropilcellulosa, gomma arabica, saccarosio , Macrogol 6000, magnesio carbonato leggero, titanio diossido.
INDICAZIONI:
Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgi e, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali); coadiuvante nel trattamento sintomatico degli stati febbrili e influenzali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Non somministrare al di sotto dei 12 anni; gravidanza e allattamento; ipersensibilita’ al principio attivo, ad altri antireumatici (acido ac etilsalicilico, ecc.) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ulcera gast roduodenale attiva o grave o altre gastropatie; storia di emorragia ga strointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attiv i o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu’ episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); insufficienza epa tica o renale grave; severa insufficienza cardiaca.
POSOLOGIA:
Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 compresse, 2-3 volte al gior no.
Non superare la dose di 6 compresse al giorno.
Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per piu’ di 3 giorni negli adolescenti, o ne l caso di peggioramento della sintomatologia, deve essere consultato i l medico.
Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
Assumere il prodotto a stomaco pieno.
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conse rvazione.
AVVERTENZE:
In pazienti asmatici il prodotto deve essere utilizzato con cautela.
L ‘uso del farmaco, e’ sconsigliato nelle donne che intendano iniziare u na gravidanza.
La somministrazione del medicinale dovrebbe essere sosp esa nelle donne che hanno problemi di fertilita’ o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita’.
L’uso del prodotto deve essere evitato i n concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
G li effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della piu ‘ bassa dose efficace per la piu’ breve durata possibile di trattament o che occorre per controllare i sintomi.
Effetti cardiovascolari e cer ebrovascolari: studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’ uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per tr attamenti di lunga durata, puo’ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es.
infarto del miocard io o ictus).
In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono ch e basse dosi di ibuprofene (per es.
<= 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di infarto del miocardio.
Negli adolescenti di sidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalita’ renale.
I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avver se ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, c he possono essere fatali.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e p erforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi mom ento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi ev enti gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestina le, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anzia ni e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da em orragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulc erazione o perforazione e’ piu’ alto con dosi aumentate di FANS.
Quest i pazienti devono iniziare il trattamento con la piu’ bassa dose dispo nibile.
L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibit ori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.
Pazient i con storia di tossicita’ gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattu tto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali de l trattamento.
Controllare attentamente i pazienti che assumono farmac i concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o em orragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, ini bitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastroint estinale in pazienti che assumono il medicinale sospendere il trattame nto.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con u na storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Cro hn) poiche’ tali condizioni possono essere esacerbate.
Cautela e’ rich iesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi posit iva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche’ in associazion e al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liqui di, ipertensione ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali f atali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente i n associazione con l’uso dei FANS.
Nelle prime fasi della terapia i pa zienti sembrano essere a piu’ alto rischio: l’insorgenza della reazion e si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trat tamento.
Il medicinale deve essere interrotto alla prima comparsa di r ash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensi bilita’.
Il prodotto contiene saccarosio.
INTERAZIONI:
Sono da tenere presenti eventuali interazioni con gli anticoagulanti d i tipo cumarinico: i pazienti sottoposti a trattamento con tali farmac i debbono consultare il medico prima di assumere il prodotto.
E’ inolt re consigliabile ricorrere al consiglio del medico in caso di qualunqu e concomitante terapia prima della somministrazione del prodotto.
Cort icosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointe stinale.
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli an ticoagulanti, come il warfarin.
Agenti antiaggreganti e inibitori sele ttivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di em orragia gastrointestinale.
Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell ‘angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con f unzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono i l sistema della ciclo-ossigenasi puo’ portare a un ulteriore deteriora mento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono ess ere considerate in pazienti che assumono il farmaco in concomitanza co n ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II.
Quindi, la combina zione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve esser e preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l ‘inizio della terapia concomitante.
Dati sperimentali indicano che l’i buprofene puo’ inibire gli effetti dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrat i in concomitanza.
Tuttavia, l’esiguita’ dei dati e le incertezze rela tive alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofe ne; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso oc casionale dell’ibuprofene.
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti cutanei: talvolta si possono verificare eruzioni cutanee su ba se allergica (eritemi, prurito, orticaria).
Reazioni bollose includent i: Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto r aramente).
Effetti gastrointestinali: gli eventi avversi piu’ comuneme nte osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ul cere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fat ale, in particolare negli anziani.
Dopo somministrazione del farmaco s ono stati riportati: senso di peso allo stomaco, nausea, vomito, diarr ea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, em atemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Croh n.
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Effetti cardiova scolari: in associazione al trattamento con i FANS sono stati riportat i edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Studi clinici e dati e pidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene (specialmente ad al ti dosaggi 2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puo’ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arte riosi (p.
es.
infarto del miocardio o ictus).
Tali fenomeni regredisco no rapidamente con la sospensione del trattamento.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
L’inibizione della sintesi di prostaglandine puo’ interessare negativa mente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malfor mazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della si ntesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia .
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di pro staglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita’ embrione-fetale.
Inoltre, un aumento d’ incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e’ s tato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Dura nte il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintes i di prostaglandine possono esporre: il feto a: tossicita’ cardiopolmo nare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmon are); disfunzione renale, che puo’ progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanz a, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto a ntiaggregante che puo’ occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del tr avaglio.