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Septolete 16 pastiglie 3 mg + 1 mg aroma limone e miele

Disponibile

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DENOMINAZIONE
SEPTOLETE AROMA LIMONE E MIELE 3 MG/1 MG PASTIGLIE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati per il cavo faringeo, antisettici.

PRINCIPI ATTIVI
3 mg di benzidamina cloridrato; 1 mg di cetilpiridinio cloruro.

ECCIPIENTI
Olio di menta piperita; levomentolo; sucralosio (E955); acido citrico,anidro (E330); isomalto (E953); aroma di limone; aroma di miele; curcumina (E100), contenente sodio benzoato (E211).

INDICAZIONI
Adulti, adolescenti e bambini al di sopra dei 6 anni di eta’: trattamento antinfiammatorio, analgesico ed antisettico delle irritazioni della gola, della bocca e delle gengive, nelle gengiviti e faringiti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Bambini di eta’ inferiore ai 6 anni.

POSOLOGIA
Adulti: la dose raccomandata e’ di 3-4 pastiglie al giorno. La pastiglia deve essere sciolta lentamente in bocca ogni 3-6 ore. Pazienti anziani: la dose raccomandata e’ la stessa degli adulti. Popolazione pediatrica. Adolescenti al di sopra di 12 anni di eta’: la dose raccomandata e’ di 3-4 pastiglie al giorno. La pastiglia deve essere sciolta lentamente in bocca ogni 3-6 ore. Bambini da 6 a 12 anni di eta’: la doseraccomandata e’ di 3 pastiglie al giorno. La pastiglia deve essere sciolta lentamente in bocca ogni 3-6 ore. Puo’ essere usato in questa fascia d’eta’ solo su consiglio medico. Bambini al di sotto dei 6 anni: il prodotto è controindicato nei bambini al di sotto dei 6 anni eta’. Si raccomanda di non usare il prodotto immediatamente prima o dopo averlavato i denti. Non superare le dosi consigliate. Il prodotto puo’ essere usato fino a 7 giorni. La pastiglia deve essere sciolta lentamente in bocca ogni 3-6 ore.

CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione di temperatura.

AVVERTENZE
Non usare per piu’ di 7 giorni. Se non si notano risultati apprezzabili dopo 3 giorni, e’ consigliato consultare il medico. L’uso soprattutto di preparati per via topica, specialmente per un lungo periodo di tempo, puo’ dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione, nel qual caso occorre sospendere il trattamento e consultare il medico per istituire una terapia idonea. Non usare insieme a composti anionici, come quelli presenti per esempio nei dentifrici, pertanto si raccomanda di non usare il prodotto immediatamente prima o dopo aver lavato i denti. L’uso di benzidamina non e’ consigliato nei pazienti con ipersensibilita’ aisalicilati (per es. acido acetilsalicilico e acido salicilico) o altriFANS. Il broncospasmo puo’ peggiorare in pazienti affetti da o con una precedente storia di asma bronchiale. In questi pazienti deve essereprestata attenzione. Contiene isomalto (E953). I pazienti affetti darari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Contiene sodio benzoato (E211). Leggermente irritante per la pelle, gli occhi e le mucose delle membrane.

INTERAZIONI
Non usare contemporaneamente con altri antisettici. Le pastiglie non devono essere assunte insieme al latte poiche’ il latte riduce l’efficacia antimicrobica di cetilpiridinio cloruro.

EFFETTI INDESIDERATI
Frequenza reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100,< 1/10); non comune (>= 1/1,000, < 1/100); raro (>= 1/10,000, < 1/1,000); molto raro (< 1/10,000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione di ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso. Non nota: mucosa urente. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Molto raro: irritazione della mucosa orale, sensazione di bruciore alla bocca; non nota: anestesia della mucosa orale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: orticaria, fotosensibilità. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non ci sono o sono limitati i dati sull’utilizzo di benzidamina cloridrato e cloruro di cetilpiridinio in donne in gravidanza. Non raccomandato durante la gravidanza. Non e’ noto se benzidamina cloridrato/metaboliti sono escreti nel latte umano. Non puo’ essere escluso un rischioper i neonati. Occorre decidere se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

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