Skip to content

CARNITENE*orale soluz 10 flaconcini 1 g/10 ml

Disponibile

14,57
- -

Disponibile

DENOMINAZIONE:
CARNITENE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Agonista della funzione mitocondriale.

PRINCIPI ATTIVI:
L-carnitina sale interno.

ECCIPIENTI:
Soluzione iniettabile per uso endovenoso acqua per preparazioni iniett abili.
Soluzione orale 1 g/10 ml: acido d-l malico, sodio benzoato, sa ccarina sodica, acqua depurata.
Soluzione orale 2 g/10 ml: acido d-l m alico, sodio benzoato, saccarina sodica, aroma ananas polvere, acqua d epurata.
Soluzione orale 1,5 g/5 ml: saccarosio, sorbitolo 70 per cent o (non cristallizzabile), metile para-idrossibenzoato sodico, propile para-idrossibenzoato sodico, aroma ciliegia, aroma amarena, acqua depu rata.
Compresse masticabili: aroma menta polvere, aroma liquirizia pol vere, saccarosio, magnesio stearato.
Soluzione per infusione con sodio cloruro sodio cloruro, acido cloridrico diluito, acqua p.p.
iniettabi li.
Soluzione per infusione con glucosio glucosio monoidrato, acqua p.
p.
iniettabili.

INDICAZIONI:
Deficienze primarie e secondarie di carnitina.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati; la soluzione per infusione con sodio cloruro e’ controind icata in pazienti con ipernatremia e nelle pletore idrosaline; la solu zione per infusione con glucosio e’ controindicata nei pazienti diabet ici.

POSOLOGIA:
>>Soluzione orale – compresse masticabili.
Deficienze primarie e defic ienze secondarie a malattie genetiche: la dose giornaliera orale e’ in funzione dell’eta’ e del peso; da 0 a 2 anni sono consigliati 150 mg per kg di peso corporeo, da 2 a 6 anni 100 mg per kg, da 6 a 12 anni 7 5 mg per kg; oltre i 12 anni e negli adulti 2 – 4 grammi secondo la gr avita’ della patologia ed il giudizio medico.
Deficienze secondarie ad emodialisi: 2 – 4 grammi al giorno.
Le soluzioni orali vanno assunte solo previa diluizione, quella nei contenitori monodose deve essere di luita in un bicchiere d’acqua.
>>Soluzione iniettabile per uso endoven oso – Soluzione per infusione.
Deficienze secondarie ad emodialisi: 2 grammi al termine della seduta dialitica somministrati lentamente per via endovenosa.
Il dosaggio da 2,5 g puo’ essere indicato in pazienti con eta’ dialitica superiore a 1 anno.
Fiale da 5 ml: la somministrazi one endovenosa va eseguita lentamente (2-3 minuti).
Sacche da 100 ml e da 250 ml: la somministrazione per infusione deve essere di 3 ml per minuto, pari a circa 30 minuti per le sacche da 100 ml e a 1 ora e 20 minuti per le sacche da 250 ml.
Pazienti con insufficienza renale: paz ienti con grave compromissione della funzionalita’ renale non devono e ssere trattati con la somministrazione cronica per via orale di alte d osi di levocarnitina perche’ puo’ indurre un accumulo dei metaboliti p otenzialmente tossici trimetilamina (TMA) e trimetilamina-N-ossido (TM AO).
Pazienti anziani: nessuna precauzione particolare e modifiche del dosaggio del medicinale sono necessarie nei pazienti anziani.
Il prof ilo di sicurezza osservato negli studi clinici e’ simile in anziani e giovani adulti.
Pazienti diabetici: la somministrazione di L-carnitina in pazienti diabetici in trattamento insulinico o con ipoglicemizzant i orali, migliorando l’utilizzazione del glucosio, potrebbe determinar e fenomeni di ipoglicemia.
Pertanto in questi soggetti la glicemia dev e essere controllata regolarmente per poter tempestivamente provvedere , se necessario, all’aggiustamento della terapia ipoglicemizzante.

CONSERVAZIONE:
Non vi sono da osservare speciali precauzioni per la conservazione.
So luzione per infusione con glucosio: non conservare a temperatura super iore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE:
La somministrazione di L-carnitina in pazienti diabetici in trattament o insulinico o con ipoglicemizzanti orali, migliorando l’utilizzazione del glucosio, potrebbe determinare fenomeni di ipoglicemia.
Pertanto in questi soggetti la glicemia deve essere tenuta sotto frequente cont rollo per poter tempestivamente provvedere all’aggiustamento della ter apia ipoglicemizzante.
La somministrazione endovenosa va eseguita lent amente (2-3 minuti).
Il farmaco soluzione per infusione deve essere us ato con grande cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina, in pazienti in trattamento con farmaci corticoster oidei o corticotropinici.
La somministrazione continua senza aggiunta di potassio puo’ causare ipokalemia.
Monitorare il bilancio dei fluidi e gli elettroliti.
In pazienti con precedenti di attivita’ convulsiva la somministrazione di L-carnitina puo’ aumentare l’incidenza e/o la gravita’ delle crisi convulsive.
In pazienti con condizioni predispone nti il trattamento con L-carnitina potrebbe innescare le crisi convuls ive.
La sicurezza e l’efficacia della levocarnitina per somministrazio ne orale non sono state dimostrate in pazienti con insufficienza renal e.
La somministrazione cronica orale di alte dosi di levocarnitina in pazienti con grave compromissione della funzione renale o con insuffic ienza renale allo stadio terminale (ESRD) e dializzati puo’ indurre un accumulo dei metaboliti potenzialmente tossici trimetilamina (TMA) e trimetilamina-N-ossido (TMAO), in quanto questi metaboliti vengono nor malmente escreti con le urine.
Questo fenomeno non si verifica con la somministrazione endovenosa.
Essendo la L-carnitina un prodotto fisiol ogico non presenta alcun rischio di assuefazione ne’ di dipendenza.
So no stati riportati casi molto rari di aumento dell’INR in pazienti sot toposti a terapia concomitante con farmaci cumarinici.
L’INR – o altri opportuni test di coagulazione – dovrebbero essere controllati settim analmente fino alla stabilizzazione dei valori e successivamente mensi lmente, nei pazienti che assumono anticoagulanti insieme al farmaco.
L a soluzione orale 1,5 g/5 ml e le compresse masticabili 1 g contengono saccarosio.
La soluzione orale 1,5 g/5 ml contiene, sorbitolo e paraidrossi-benzoati (metile para-idrossibenzoato e propile para-idrossibe nzoato) come conservanti.
La soluzione per infusione 1 g/100 ml contie ne 15,2 mmol (o 350 mg) di sodio per sacca da 100 ml e la soluzione pe r infusione 2,5 g/250 ml contiene 38 mmol (o 875 mg) di sodio per sacc a da 250 ml.
La soluzione per infusione con glucosio 1 g/100 ml contie ne 5,5 g di glucosio per dose (sacca da 100 ml) e la soluzione per inf usione con glucosio 2,5 g/250 ml contiene 13,75 g di glucosio per dose (sacca da 250 ml).

INTERAZIONI:
Un’interazione fra L-carnitina e farmaci cumarinici non puo’ essere es clusa.
Sono stati riportati casi molto rari di aumento dell’INR in paz ienti sottoposti a terapia concomitante con farmaci cumarinici.
L’INR – o altri opportuni test di coagulazione – dovrebbero essere controlla ti settimanalmente fino alla stabilizzazione dei valori e successivame nte mensilmente, nei pazienti che assumono anticoagulanti insieme al f armaco.
La somministrazione concomitante del medicinale con farmaci ch e inducono ipocarnitinemia a causa di una maggiore perdita di carnitin a renale (acido valproico, profarmaci contenenti acido pivalico, cefal osporine, cisplatino, carboplatino e ifosfamide) puo’ ridurre la dispo nibilita’ di L-carnitina.

EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni avverse da qualsiasi fonte (studi clinici, letteratura e p ost-marketing) sono elencate nella tabella seguente in base alla class ificazione per sistemi ed organi di MedDRA.
Inoltre, la categoria di f requenza corrispondente per ogni reazione avversa si basa sulla seguen te convenzione (CIOMS III): molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, = 1/1.000, = 1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota.
Patologie del sistema nervoso.
Non c omune: cefalea; non nota: convulsioni, capogiro.
Patologie cardiache.
Non nota: palpitazioni.
Patologie vascolari.
Non comune: ipertensione, ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Non n ota: dispnea.
Patologie gastrointestinali.
Comune: vomito, nausea, dia rrea, dolore addominale; non comune: disgeusia, dispepsia, bocca secca .
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune: odore d elle cute anormale; non nota: prurito, eruzione cutanea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.
Non comune: spas mi muscolari; non nota: miastenia, tensione muscolare.
Patologie siste miche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
Non comune: dolore toracico, sentirsi strano, piressia, reazione in sede di iniez ione.
Esami diagnostici.
Non comune: pressione arteriosa aumentata; mo lto raro: aumento dell'INR.
La segnalazione delle reazioni avverse sos pette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' import ante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto benefic io/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Negli studi clinici condotti nella fertilita', sono stati identificati effetti favorevoli e non sono stati identificati problemi di sicurezz a.
Gli studi sulla riproduzione sono stati condotti in ratti e conigli .
Non c'e' stata evidenza di un effetto teratogeno in entrambe le spec ie.
Nel coniglio, ma non nel ratto, c'era un maggior numero, statistic amente non significativo, di perdite post impianto, alla dose massima testata (600 mg / kg al giorno), rispetto al gruppo di controllo.
L'im portanza di questi risultati nell'uomo e' sconosciuta.
Non sono stati effettuati adeguati studi clinici in donne in gravidanza.
Il farmaco d ovrebbe essere somministrato durante la gravidanza se il beneficio per la madre supera i potenziali rischi per il feto.
L-carnitina e' un no rmale componente del latte umano.
L'uso della supplementazione della L -carnitina nelle madri che allattano non e' stato studiato.
Il farmaco dovrebbe essere utilizzato dalla madre che allatta se il beneficio pe r la madre supera ogni potenziale rischio per il bambino dovuto all'ec cessiva esposizione alla carnitina.

Serve aiuto?