Improvvisamente sei diventato allergico a qualcosa? Ecco la vera causa che nessuno ti dice

Può succedere che, apparentemente da un giorno all’altro, una persona inizi a manifestare sintomi allergici a sostanze che fino a poco tempo prima tollerava senza alcun problema. È una situazione più diffusa di quanto si creda e spesso genera preoccupazione. La vera causa di questa “improvvisa” reazione, però, è spesso sottovalutata e, purtroppo, raramente spiegata in modo chiaro. Per comprendere questo fenomeno, bisogna conoscere come funziona la risposta immunitaria e quali fattori possono modificarne l’equilibrio.

Come si sviluppa un’allergia nel corpo

Un’allergia è una risposta abnorme del sistema immunitario a una sostanza normalmente innocua, chiamata allergene. Quando l’organismo entra in contatto (per inalazione, ingestione, contatto cutaneo o tramite punture) con questa sostanza, il sistema immunitario la riconosce erroneamente come pericolosa. Questo porta a una produzione di anticorpi particolari, chiamati immunoglobuline E (IgE), che, durante un successivo incontro con la stessa sostanza, inducono il rilascio di mediatori chimici come l’istamina. Il risultato è la comparsa di sintomi, che possono variare da lievi a potenzialmente gravi: dalle eruzioni cutanee alla difficoltà respiratoria, fino a reazioni anafilattiche.

Perché si diventa allergici “all’improvviso”?

Contrariamente a quanto si pensa, nessuna allergia è veramente improvvisa. Nella maggior parte dei casi, la comparsa dei sintomi acuti è preceduta da una fase chiamata sensibilizzazione: durante un primo contatto, il sistema immunitario viene “allertato” dall’allergene, senza dare ancora segnali visibili. Solo ai successivi incontri, dopo che sono state prodotte IgE specifiche, si scatena la reazione sintomatica vera e propria.

Tuttavia, il motivo per cui si inizia a manifestare allergia in età adulta o comunque dopo tanti anni di tolleranza resta spesso oscuro. Ecco alcuni dei principali fattori che possono “risvegliare” una risposta allergica latente:

  • Cambiamenti ambientali: traslochi, viaggi, cambi di stagione o semplicemente l’arrivo di nuovi animali domestici possono aumentare l’esposizione ad allergeni “nuovi” o meno presenti in precedenza.
  • Aumento dell’esposizione: si può divenire sensibili per effetto della ripetuta e costante esposizione (ad esempio, polvere, acari, pollini o sostanze chimiche ambientali come detersivi, profumi o inquinanti).
  • Alterazioni del sistema immunitario: stress prolungato, infezioni virali o batteriche, squilibri ormonali (gravidanza, pubertà, menopausa), uso di alcuni farmaci o malattie croniche possono indebolire i meccanismi di tolleranza immunitaria, facilitando l’insorgenza di nuove allergie.
  • Fattori genetici: la predisposizione familiare gioca un ruolo importante; chi ha parenti allergici ha una probabilità maggiore di sviluppare a sua volta una forma allergica.

Perciò, anche se la reazione clinica può sembrare “improvvisa”, nella realtà è il risultato di un processo immunologico che si è sviluppato silenziosamente nel tempo.

Le allergie più “insidiose”

Alcuni tipi di allergie possono manifestarsi con sintomi sfumati o atipici, che spesso portano a sottovalutare il disturbo o a diagnosticare erroneamente altre condizioni. Esempi frequenti sono:

  • Allergie respiratorie: polvere, pollini, peli di animali, muffe e acari possono dare sintomi simili a quelli di un raffreddore cronico (naso che cola, congestione, starnuti, prurito al naso o agli occhi, eccessiva lacrimazione). Nel caso della rinite allergica, questi disturbi possono persistere tutto l’anno (allergia perenne) o comparire solo in alcuni periodi (allergia stagionale).
  • Allergie alimentari: l’assunzione di determinati cibi può provocare reazioni a volte lievi e poco associate al pasto, come mal di testa o disturbi gastrointestinali, che solo col tempo si aggravano diventando manifestazioni acute anche dopo assunzione di quantità minime dell’alimento coinvolto.
  • Allergie da contatto: il contatto con cosmetici, metalli (ad esempio nichel), detersivi, lattici o sostanze chimiche ambientali può causare infiammazioni cutanee, orticaria, prurito o eruzioni locali.
  • Reazioni a farmaci o punture di insetto: possono scatenare sintomi digestivi, cutanei o anche pericolose reazioni sistemiche (anafilassi) soprattutto dopo sensibilizzazione pregressa.

Va sottolineato che nel corso degli anni si può andare incontro a una progressiva “amplificazione” delle risposte allergiche: chi si sensibilizza a un allergene può diventare, col tempo, reattivo anche ad altri, innescando una sorta di circolo vizioso, come spesso riferiscono alcune persone che vedono moltiplicarsi le allergie nel tempo.

I segnali da non trascurare e le misure da adottare

I principali sintomi a cui prestare attenzione includono:

  • Prurito, rash cutaneo o comparsa di pomfi
  • Lacrimazione, occhi arrossati o pruriginosi
  • Starnuti ripetuti, naso che cola, congestione
  • Difficoltà a respirare, tosse persistente o senso di asma
  • Gonfiore delle labbra, della lingua, del volto
  • Dolori addominali, nausea, diarrea dopo cibi specifici

Alla comparsa di tali sintomi, soprattutto se ricorrenti e in relazione ad alcune circostanze o ambienti precisi, è fondamentale:

  • Annotare la correlazione tra esposizione a sostanze (alimenti, ambienti, profumi, animali, ecc.) e sintomi manifesti
  • Rivolgersi a uno specialista in allergologia per eseguire test specifici (prick test, test cutanei, dosaggi IgE specifiche)
  • Non sottovalutare la comparsa improvvisa dei disturbi e non autodiagnosticarsi allergie senza una valutazione clinica
  • Adottare misure preventive come la riduzione dell’esposizione agli allergeni sospetti (ariazione degli ambienti, uso di filtri, pulizia frequente, attenzione a cosmetici e alimenti industriali)

Nei casi di reazioni gravi (difficoltà respiratorie, gonfiore rapido di volto/gola, perdita di coscienza), si tratta di emergenze mediche che richiedono l’immediato ricorso a cure di urgenza e, per chi è noto allergico grave, la disponibilità di adrenalina autoiniettabile.

In sintesi, la comparsa improvvisa di allergie è il risultato di una combinazione di fattori ambientali, immunologici e genetici, che agiscono spesso in modo silenzioso fino a generare una risposta conclamata. La migliore difesa resta l’attenzione ai segnali del proprio corpo, la consulenza esperta e una corretta informazione sulle reali cause dei disturbi allergici.

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