Cosa non mangiare in caso di tumore? Ecco cosa dice il nutrizionista

Affrontare una diagnosi oncologica implica riflettere con attenzione anche su ciò che si porta in tavola ogni giorno. La nutrizione gioca un ruolo cruciale sia nella prevenzione sia durante il percorso terapeutico, ma le indicazioni sulle restrizioni e sulle scelte alimentari possono generare molta confusione e ansia nei pazienti. Basandosi sulle attuali raccomandazioni della comunità scientifica, risulta fondamentale distinguere tra i reali alimenti da limitare e quelli che, al contrario, possono essere tranquillamente integrati nella dieta senza timori immotivati.

Alimenti da evitare secondo le più recenti evidenze nutrizionali

Gli esperti di nutrizione clinica e oncologica sottolineano come alcuni alimenti, se consumati frequentemente o in eccesso, possano aumentare il rischio di insorgenza e recidiva di alcune neoplasie. Fra questi spiccano:

  • Alimenti ad alto indice glicemico: Zucchero, prodotti da forno industriali, farine raffinate, dolciumi, alcune varietà di frutta molto zuccherina e patate. Questi cibi provocano rapide variazioni della glicemia che stimolano una massiccia produzione di insulina. Livelli elevati e cronici di insulina favoriscono a loro volta la produzione di IGF-1, fattore di crescita coinvolto in alcuni meccanismi di proliferazione cellulare e potenzialmente associato a un maggior rischio oncologico .
  • Carni rosse e carni lavorate: Questi alimenti, se assunti al di sopra delle quantità raccomandate, sono correlati a un incremento di rischio per tumori di varie sedi tra cui colon, stomaco e pancreas. Le carni rosse forniscono ferro eme, che in eccesso ha un ruolo pro-ossidante sui tessuti, e sono spesso ricche di acidi grassi saturi e omega-6, noti per la loro azione pro-infiammatoria . L’OMS ha inserito le carni lavorate (insaccati, salumi, wurstel) tra gli alimenti da limitare per il loro potenziale cancerogeno.
  • Cibi ultraprocessati e ad alta densità calorica: Merendine, snack confezionati, patatine, salse e conditure industriali. Oltre a fornire grandi quantità di zuccheri semplici e grassi poco salutari, questi prodotti spesso contengono additivi e conservanti che non sono necessari all’organismo e possono generare effetti pro-infiammatori e di squilibrio metabolico .

Dubbi comuni e fake news: cosa davvero dicono i nutrizionisti

Esistono numerosi miti e informazioni scorrette che portano molti pazienti oncologici ad abbracciare diete drastiche o restrittive senza una reale base scientifica. È quindi importante chiarire alcuni concetti chiave guidati dalle raccomandazioni di specialisti afferenti a centri oncologici e università:

  • Nessun alimento da solo causa o cura il tumore: Il cancro è una malattia multifattoriale. La predisposizione genetica, l’età, lo stile di vita e l’ambiente contribuiscono insieme ai meccanismi di insorgenza e progressione. Rimuovere completamente un singolo alimento o gruppo alimentare non azzera il rischio né garantisce la guarigione .
  • Attenzione alle diete “miracolose”: Regimi estremi come il digiuno, la dieta chetogenica, vegana, alcalina o macrobiotica, spesso proposti online, non trovano conferma d’efficacia nella letteratura scientifica, salvo rare eccezioni all’interno di protocolli clinici controllati e sotto supervisione medica .
  • L’importanza dello stato nutrizionale: Astenersi da gruppi alimentari fondamentali può portare a malnutrizione, condizione associata a esiti peggiori durante le terapie oncologiche e a una riduzione nella tolleranza a trattamenti come chemioterapia o radioterapia .

In sintesi, le restrizioni alimentari giustificate sono poche e sempre personalizzate: evitare il fai-da-te, affidarsi solo a professionisti qualificati (nutrizionista, dietista clinico) e mantenere un dialogo costante con il team medico curante è la regola primaria.

Buone abitudini e cibi consigliati secondo il vademecum dei ricercatori

In aggiunta all’eliminazione o riduzione dei cibi critici, la letteratura moderna suggerisce di promuovere alcune abitudini di corretta alimentazione utili sia alla prevenzione che al supporto durante le terapie:

  • Consumare abbondante frutta e verdura fresche, variando i colori e privilegiando la stagionalità. Questi alimenti apportano fibre, vitamine, minerali e molecole fitochimiche ad alto potere antiossidante.
  • Integrare cereali integrali e legumi, che forniscono carboidrati complessi, fibre e proteine vegetali di elevata qualità.
  • Assumere una quantità adeguata di proteine, bilanciando fonti animali magre (carni bianche, pesce, latticini magri, uova) e fonti vegetali (legumi).
  • Mantenere un buon livello di idratazione, limitando il consumo di alcolici e bevande zuccherate.

Il World Cancer Research Fund raccomanda, inoltre, di mantenere un peso corporeo sano e praticare regolarmente attività fisica, due abitudini che potenziano l’effetto protettivo della dieta contro diversi tipi di tumore .

Consigli pratici per il quotidiano: prevenire malnutrizione e gestire i sintomi

Soprattutto nei pazienti già in trattamento, uno degli aspetti più delicati è prevenire la malnutrizione, condizione spesso aggravata dai sintomi collaterali delle terapie come nausea, vomito, alterazione del gusto, difficoltà di deglutizione e scarso appetito. Gli specialisti suggeriscono alcuni accorgimenti:

  • Preferire pasti piccoli e frequenti, scegliendo cibi facilmente digeribili e appetibili.
  • Evitare alimenti troppo grassi, speziati o ricchi di zuccheri semplici, che possono aumentare il senso di nausea o la sensazione di pesantezza.
  • Se compaiono disturbi del gusto, provare a marinare leggermente carni e verdure con agrumi o utilizzare erbe aromatiche per conferire nuovi aromi.
  • In caso di difficoltà di deglutizione o stomatite, prediligere consistenze morbide, passate o frullate, e liquidi a temperatura ambiente.
  • Integrare la dieta con supplementi nutrizionali solo su indicazione del nutrizionista clinico.

La priorità resta comunque garantire un apporto calorico e proteico adeguato per sostenere l’organismo durante tutto il percorso diagnostico-terapeutico.

In conclusione, la scelta degli alimenti da evitare in caso di tumore va sempre guidata dalla personalizzazione e dalla consulenza di professionisti esperti. Non esistono soluzioni standard validi per tutti: la dieta diventa parte integrante della strategia di cura, ma senza derive restrittive immotivate. Affidarsi a un nutrizionista specializzato è la migliore garanzia per tutelare la qualità della vita e il benessere complessivo del paziente oncologico.

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